lunedì 16 aprile 2012

Per la buona politica, persone perbene.

          C'è certa politica che tende a tenere distinta la prassi rispetto al pensiero ed alle enunciazioni di principio. Non è un fatto di attualità solo di questi tempi di campagna elettorale ma capita, sempre più frequentemente, di sentire giudizi trancianti, anche ad alti livelli, nei confronti di chi richiama la classe politica alla coerenza dei comportamenti rispetto all'etica politica. Lo si fa verso l’autorità morale della Chiesa, come per la Presidenza della Repubblica o, ancora, verso le principali Istituzioni di garanzia.
         E' successo in passato che, all'interno di segreterie di Partito, si sia affibbiato, con toni e parole infuocate,  il ruolo di “distributore di pagelle” a chi esprimeva giudizi su candidati di dubbia fede politica e di scarsa qualità morale. E' successo, ancora in questi giorni, ad opera di importanti uomini politici.
         I fatti. L'eurodeputato PDL Raffaele Baldassarre ha definito, con accento dispregiativo, “censore” l'ex Magistrato Aldo Petrucci, oggi candidato a Sindaco con una lista civica e, poi, subito dopo, riferendosi a Francesco Errico, Candidato Sindaco del Centrosinistra, ha detto che per fare il Sindaco di Gallipoli non basta essere “una brava persona”. Quasi che per “censori” e “brave persone” non ci può essere posto in politica.
         Capisco che la platea che lo ascoltava, e che lo ha applaudito calorosamente, abbia una certa antipatia per persone capaci e libere di esprimersi. Si può anche capire che molti dei presenti a quel tipo di manifestazioni stessero lì per sentire ogni male possibile degli avversari e che il massimo leader locale ha una lunga esperienza su come tenere la gente in piazza, ammaliandola con barzellette e battute da osteria. Ma che un rappresentante del Parlamento Europeo intervenga così pesantemente esprimendo giudizi così avventati e che cozzano contro i sentimenti più diffusi tra la gente che, invece, pretende che la politica torni nella mani della brave persone, è proprio una grande stranezza.
         Certo la politica di questi tempi non sta dando il meglio di se stessa. E neanche a livello locale.
         Ma se la coalizione del centrosinistra non ha saputo mantenere sino in fondo fede agli impegni assunti all'indomani dello scioglimento anticipato del Consiglio Comunale, che porta la firma di due consiglieri Comunali oggi presenti nella lista UDC, nello schieramento di destra non sono meno, anzi sono molti di più, i candidati che nelle passate consiliature si sono esercitati nel salto della quaglia dalla maggioranza all'opposizione e poi ancora dall'opposizione alla maggioranza, sempre con il cappello in mano, per chiedere un qualche incarico in un consiglio di amministrazione o in un organismo di nuova istituzione, così come non manca chi, con storia e passato di sinistra, si ritrova scandalosamente nella lista del PDL.
         Anche nelle fasi precedenti a questa campagna elettorale non sono mancati i repentini passaggi da un fronte all'altro, spesso anche camuffati dietro apparentemente nobili progetti di cosiddette larghe intese, in base ai quali si doveva far passare una specie di governo tecnico locale che affrontasse una emergenza che qui, si ometteva di dire,  non è economica, ma morale ed è provocata da un malcostume politico che ha una sua paternità ben definita e che, purtroppo, ha fatto scuola.
         Non è esente da colpe neanche certa sinistra che ha raccolto tutto quanto la piazza concedeva e, tra questi, personaggi che abbiamo visto giocare su più tavoli, un giorno con le civiche, il giorno dopo con il centrosinistra, infine con SEL, ed ora pretendono di dare lezioni di coerenza.
         Davanti a questo scenario il buon Raffaele Baldassarre che fa? Se la prende con i censori e con le brave persone. Se questo non è impazzimento generale, poco ci manca!
         E’, invece, il momento della buona politica e della razionalità nelle scelte.
         Per fare buona politica, occorrono persone perbene.
        

1 commento:

  1. Caro Roberto, mi meraviglio della tua meraviglia. E' da molto tempo che la politica non è più per persone perbene, se cosi fosse non assisteremmo allo scempio che assistiamo quotidianamente in campo nazionale. In tutti i partiti le persone con siffatte caratteristiche vengono marginalizzate ed escluse dai processi decisionali. E per rimanere in un tema a te caro troppi mercanti ormai invadono il tempio. Per rimanere nel nostro piccolo ambito locale confidavo che la pausa commissariale permettesse una minima ricrescita del tessuto connettivo politico ... ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti e delle liste presentate ne manca una la più importante quella di "Povera Gallipoli!".
    Con immutata stima
    Nicola Selleri

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